Quando succede è sempre una piccola grande tragedia: l’iPhone guasto è un problema da risolvere, e nel più breve tempo possibile. Rimanere senza telefono è una eventualità sconfortante e che porta oggettivi svantaggi, soprattutto se a rompersi è il cosiddetto cellulare aziendale. Sullo sfondo, la paura di spendere molto, non solo quella di perdere molto tempo con il servizio di assistenza.

Ecco che si affaccia una idea che lì per lì appare sensata ma che in realtà è gravida di conseguenze negative: procedere con la riparazione iPhone rotto in modalità fai da te, in assoluta autonomia. Ciò accade soprattutto quando il guasto sembra essere causato da un problema meccanico, come nel caso dei pulsanti che si fanno tutto a un tratto molto duri e impossibili da utilizzare, o che semplicemente non funzionano a dovere.

Anche i problemi alla fotocamera potrebbero apparire come meccanici e quindi spingere al fai da te. Nella fattispecie, ci si affida o all’istinto o ai tutorial sul web, e si matura la convinzione che sì, in qualche ora al massimo sarà tutto sistemato. Ebbene, sono tutte convinzioni errate: nella migliore delle ipotesi si perde del tempo senza riuscire a risolvere il problema; nella peggiore delle ipotesi si cagionano danni ancora più pesanti al cellulare.

Perché il fai da te è sempre una pessima scelta

A meno che non siate esperti del mestiere e non lavoriate nel settore, riparare l’iPhone in modalità fai da te, in assoluta autonomia, è una pessima scelta. I motivi sono almeno due. In primo luogo, lo smartphone si affida a una tecnologia più complessa di quanto si possa pensare, anche per quanto concerne la mera gestione delle parti meccaniche. Secondariamente, si corre il rischio di danneggiare irreversibilmente una componente, e di mettere mani al portafoglio – questa volta sul serio – per sostituirla. E’ superfluo rimarcare quanto l’esborso possa essere pesante. D’altronde, gli iPhone sono tra gli smartphone più costosi in assoluto.

Tutto ciò vale a maggior ragione se la causa dell’iPhone guasto è da imputare, almeno in via potenziale, anche a problemi riguardanti il software. Una vasta gamma di “disturbi” possono rientrare in questa categoria: dalla difficoltà della batteria a ricaricarsi alla suoneria che non “suona” come dovrebbe, passando per il microfono non funzionante.

Il problema più frequente rimane quello al display. Una riga di troppo o addirittura una rottura richiedono un intervento specialistico, piuttosto che una rocambolesca sostituzione in casa

A chi rivolgersi

Dunque, il consiglio è esattamente questo: rivolgersi agli esperti. Non è necessario fare riferimento sempre e comunque ai centri targati Apple. Altri centri, magari meno costosi e quindi incredibilmente utili nel caso in cui la garanzia sia scaduta, sono in grado di fornire un servizio eccellente e di rimettere in sesto l’iPhone guasto a stretto giro, in giornata, magari dopo qualche ora. Un bel vantaggio, se si considera l’uso intensivo che si fa dello smartphone in questo periodo, sia esso riconducibile alle attività professionali (cellulare aziendali) o a quelle personali.

Un buon centro di assistenza si riconosce innanzitutto dalle testimonianze degli ex clienti. Se le recensioni sono abbondanti e positive, allora potete prendere in considerazione il centro di assistenza e quindi andare relativamente sul sicuro. Un altro criterio di selezione è la reperibilità. Se la velocità è la condizione necessaria per circoscrivere nel tempo i danni cagionati dall’iPhone guasto, allora è bene che tale rapidità si rifletta anche nel rapporto con i clienti.

Infine, proprio le tempistiche di riparazione. Chiedete esplicitamente quanto tempo sarà necessario per riavere il proprio smartphone. In linea di massima, e per i guasti meno impegnativi, ce la si dovrebbe cavare in meno di un’ora.