Le notizie di cronaca purtroppo suggeriscono di nuovo che il rapporto tra bambini e tecnologia ha bisogno di regole ferme e controllo. Dà un gran dolore constatare come alcuni bambini, nell’età destinata ai giochi e alla spensieratezza, abbiano trovato la morte dopo essersi incastrati nelle maglie di qualche applicazione o esser caduti nelle grinfie personaggi crudeli. Comunque, è doveroso puntualizzare che, di fronte a questi fatti orrendi, la colpa non dovrebbe ricadere solo sull’applicazione ma anche sul contesto sociale del bambino.
Infatti, se il piccolo si è affidato a persone sbagliate o ha commesso azioni pericolose, non è a causa dell’applicazione. Più probabilmente lo ha fatto perché non conosceva le conseguenze dei suoi comportamenti. Chiaramente non spetta ad una app spiegare quali sono i pericoli della vita. Questo compito è appannaggio dei genitori e di chi si occupa del piccolo. Tuttavia, c’è da dire che i genitori, soprattutto quelli che sono cresciuti lontani dai cellulari, faticano a trovare delle regole valide da dare ai loro figli. Per questo motivo, abbiamo radunato in questo articolo alcune regole semplici, ma che sono davvero molto utili per la sicurezza dei nostri figli. Vediamo quali sono.
Bambini e tecnologia: alcune regole da osservare
Le prime regole che andremo a dare non riguardano i bambini, ma noi adulti. Infatti, è chiaro che i più piccoli sono spinti a disubbidire per diversi motivi al genitore e all’insegnante, pertanto non ha senso dare loro troppo regole. Ha molta più utilità, invece, insegnare ai genitori alcuni comportamenti da adottare. Inoltre, è facile capire che genitori consapevoli sono in grado di prevedere e riconoscere alcuni degnali dal comportamento dei piccoli. Quindi, la prima cosa da fare per disciplinare il rapporta tra bambini e tecnologia è conoscere a fondo la tecnologia e soprattutto le app che nostro figlio vorrebbe usare. Se le conosciamo, siamo anche capaci di stabilirne limiti e identificarne i pericoli.
Un’altra cosa di fondamentale importanza è la nostra presenza. Se lasciamo solo nostro figlio con il cellulare o un altro dispositivo, è facile che lui incappi, o vada intenzionalmente, in siti poco sicuri. In questo modo, potrebbe trovare contenuti che lo spaventano e lo inducono ad azioni sbagliate. Ma se non siamo presenti noi, a chi può confidare il suo spavento o il suo dubbio?
Infine, è importante che spieghiamo ai bambini il funzionamento della tecnologia. Dire “mio figlio a tre anni sa usare il tablet meglio di me” è sciocco. Nostro figlio ha bisogno che noi gli insegniamo come stare lontano dai siti a pagamento e quanto costa la tecnologia. Un uso consapevole, infatti, prevede anche il rispetto per la spesa che essa comporta.
Permettere ai bambini di usare la tecnologia: sì, ma con dei limiti
I bambini devono poter usare la tecnologia per la scuola ma anche per divertirsi. Tuttavia perché la usino al meglio, è utile dar loro alcune direttiva da seguire sempre. Le più importanti sono due: tempo e qualità.
Occorre infatti stabilire dei tempi entro i quali il bambino può usare i nostri dispositivi tecnologici. Un uso troppo lungo in realtà danneggia anche la salute fisica. Meglio stabilire degli orari e poi dedicarsi ad altre attività. Sono sempre le benvenute le corse in giardino, le gite in bici, i giochi col pallone, con la bambole o quant’altro. Altrimenti, corrono il rischio di passare troppe ore di fronte al cellulare. Puoi leggere qui quante ore passano gli italiani davanti allo smartphone.
Infine, è sempre opportuno selezionare dei programmi e delle applicazioni di qualità con cui il bambino può divertirsi. Questi programmi dovranno essere privi di contenuti dannosi e saranno un ottimo modo per passare un po’di tempo durante le giornate in cui non si può uscire.